I movimenti di “groppa in dentro”, “groppa in fuori” e “appoggiata” sono tutti caratterizzati: dalla flessione del cavallo dalla nuca e lungo tutto la colonna vertebrale; gli arti esterni scavalcano gli arti interni; dalla realizzazione delle 4 linee, ciascuna per ogni arto; il cavallo guarda nella direzione del movimento.
Nella “groppa in dentro”, denominata anche “travers” o “testa al muro” si realizza su 4 linee, in cui gli arti del lato esterno scavalcano gli arti del lato interno. Il cavallo è leggermente flesso intorno alla gamba interna del cavaliere e il cavallo guarda nella direzione del movimento. La gamba interna del cavaliere oltre ad ottenere la flessione dovrà realizzare l’avanzamento del posteriore interno, mentre la mano interna chiederà la flessione alla nuca e la mano esterna fungerà da contenimento. Come progressione per il predetto movimento è opportuno iniziare con una piccola volta all’inizio del lato lungo, per poi mantenere la giusta flessione e procedere con il travers, da interrompere prima dell’angolo. In questi esercizi, è importante ricordare che il cavallo deve mantenere vivo il “desiderio di portarsi in avanti” conservando una buona riunione e ritmicità. All’ inizio in questi esercizi, potrebbe accadere che il cavallo si metta in opposizione alla gamba che lo sollecita, in questi casi il cavaliere non deve impuntarsi a raggiungere il risultato, ma deve armarsi di buona pazienza e calma, quindi premiare il cavallo al piccolo accenno di spostamento della groppa, sospendendo l’esercizio.
TRATTO DAL LIBRO DI PIERO ACQUARO “L’EQUITAZIONE E I SUOI SEGRETI”