Si tratta di un cavallo di tipo mesomorfo di altezza variabile tra 145 e 155 cm.
La testa è generalmente proporzionata, anche se la ganasce possono essere un po’ pesanti; il profilo è rettilineo tendente al montonino, le orecchie piuttosto lunghe hanno le punte rivolte all’interno.
Il collo è abbastanza robusto e muscoloso ed è guarnito da una fluente criniera; il garrese è poco pronunciato, la linea dorso-lombare è dritta con reni brevi e groppa inclinata, con coda attaccata bassa e ricca di crine.
Il torace è ampio e profondo, la spalla piuttosto dritta ma ben muscolata; gli arti sono robusti con forti articolazioni e buoni zoccoli. Il mantello può essere baio più o meno scuro, morello o grigio.
Si tratta di una razza perfettamente adattata all’ambiente nel quale vive, che in questo caso è rappresentato dalle montagne del Caucaso, dove la razza autoctona è stata nel tempo incrociata con soggetti turkmeni e orientali dei quali conserva l’impronta.
E’ un animale molto robusto dall’aspetto un poco rustico, molto sobrio e resistente alla fatica, dotato di andature veloci e sicure, che si trova a sua agio anche su terreni impervi e scoscesi e non risente di improvvisi sbalzi di temperatura o di pressione atmosferica relativa all’altitudine.
Proverbiale la robustezza degli zoccoli tanto da non avere bisogno di ferratura, tranne in casi eccezionali.
Per le doti di grande viaggiatore, questo cavallo era già famoso anche fuori dai confini della sua patria sin dal XVI secolo. Notevole fu la prova superata nel 1936 in occasione del giro a cavallo della catena Caucaso.
Oggi il Kabardin viene allevato nei Kolkhoz della repubblica autonoma di Kabardia-Balkar, mentre a Malokaratchaevski e Malkinski, nel Caucaso del nord, vengono selezionati Anglo-Kabardin che sono poi avviati alle attività sportive.