Martedi’ 12 maggio 2015 si è svolto, ospiti del Dipartimento di Equitazione Sostenibile della SEF ITALIA e di Vincenzo Bucci, presso l’Azienda Agricola Emanuele Radice di Bulgarograsso, un incontro didattico con gli studenti del quinto anno della Facolta’ di Medicina Veterinaria dell’Universita’ di Milano , accompagnati dalla Prof.ssa Michela Minero, ricercatrice che si occupa di comportamento e benessere del cavallo e docente del Corso di “Scienze Comportamentali Applicate”.
La Prof.ssa Minero, in collaborazione con Vincenzo Bucci, ha tenuto ai propri allievi una lezione pratica sulla gestione in sicurezza della visita veterinaria ad un cavallo con particolare attenzione al trattamento di puledri e di cavalli con fobie o difese.
Piacevole e calorosa l’accoglienza da parte dei proprietari del maneggio e di alcuni allievi-clienti che hanno voluto assistere all’incontro , vista la “solennita’ ” e l’importanza dell’evento.
In tutto questo il filo conduttore è stata la realizzazione di una buona comunicazione tra il veterinario ed il cavallo.
Se da una parte sono stati stigmatizzati comportamenti piuttosto sbrigativi e impattanti nel contenimento del cavallo anche in vista di successivi maneggiamenti da parte dell’uomo, dall’altra si sono passati in rassegna accorgimenti tecnici atti a tenere in sicurezza il veterinario durante la visita, contenendo in modo etico ed etologico l’animale e sfruttando la sua capacita’ di apprendimento rapido a condizione che siano chiari da parte degli operatori le dinamiche e le modalita’ di apprendimento dell’animale.
Primo passo essenziale è quello di avere un “paziente” tranquillo e sereno , fiducioso nei confronti di chi lo circonda.
Grande importanza è stata data alla figura della persona addetta a tenere il cavallo durante la visita ( proprietario o groom che sia ) spiegando ai futuri veterinari le richieste circostanziate da fare al conduttore per agevolare la buona riuscita della visita veterinaria in sicurezza.
Un piacevole stupore ha destato la disponibilita’ e meneggevolezza di un puledro di poco meno di un anno presente in azienda ed utilizzato come “paziente”.
“Pallino”, cosi’ si chiama il puledro Appaloosa in questione, aveva ricevuto precedentemente un adeguato imprinting e successivo addestramento al governo della mano secondo le logiche del DES.
“E’ sempre consigliabile” , dice la prof.ssa Minero,”non demandare al momento della doma del puledro l’insegnamento di quelle manualita’ che ne permettono una sicura gestione”.
Essere toccato su tutto il corpo, restare legato tranquillamente, dare gli arti, imparare ad ingerire il vermifugo , farsi vaccinare devono essere pratiche usuali e accettate con serenita’ dal cavallo.
Tutto cio’ non solo è importante per un’emergenza , ma anche per la gestione sanitaria della routine;
questo ,pero’, va insegnato al cavallo con metodo , professionalita’ e profonda conoscenza della percezione che il cavallo ha di noi e dell’ambiente che lo circonda , evitando ogni forma di disagio.
Dal dibattito che è scaturito a seguito di questa intensa mattinata di lavoro, è emersa inequivocabilmente, un’assonanza di vedute e di linguaggio tra cio’ che propone il mondo della Scienza e della Ricerca , nella circostanza rappresentati dalla Prof.ssa Minero, e gli obiettivi che si propone il DES : praticare un’equitazione eticamente sostenibile ed etologicamente compatibile nel rispetto del cavallo.
Un grande e commosso ringraziamento da parte di tutti alla Prof.ssa Minero che ci ha resi partecipi di questa sua iniziativa ed un arrivederci all’anno prossimo.
Vincenzo Bucci
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