Il benessere è una caratteristica dell’animale, non qualcosa che gli viene fornito dall’esterno e può essere misurato in modo scientifico, tenendo presente della biologia delle specie e dei meccanismi che gli animali mettono in atto per adattarsi all’ambiente (Fraser, 1992).
Per misurare il livello di welfare sono dunque fondamentali degli indicatori diretti, rilevabili direttamente sugli animali; i principali sono quelli riportati da Broom (1993):
- Indicatori comportamentali – Ogni specie animale ha un proprio etogramma specie-specifico, caratterizzato da comportamenti diversi in base agli stimoli che riceve. Un comportamento alterato è indice di uno stato di sofferenza del cavallo, e può dipendere o da una patologia o da uno stimolo psicogeno. Secondo Houpt (2009) situazioni di forte stress possono indurre l’animale a mettere in atto comportamenti come la fuga (soprattutto situazioni di paura), la reazione d’immobilità (freezing), attività ridirette ed eterodirette (comportamenti aggressivi) o stereotipie comportamentali;
- Indicatori fisiologici – Questi parametri possono essere identificati rilevando alcune variabili neuro-ormonali come il cortisolo e le catecolamine, legate alla variazione della frequenza cardiaca e alterazioni metaboliche (J.Warren e Evans, 2001);
- Indicatori patologici – Un’attivazione cronica del sistema nervoso simpatico può provocare patologie vascolari, mentre la continua produzione di ormoni adrenocorticali può causare immunodepressione (J.Warren e Evans, 2001).
- Indicatori produttivi – Essi sono, per esempio, le aspettative di vita, l’incremento ponderale, le capacità riproduttive. La produttività è influenzata, quindi, da numerosi fattori come la qualità dell’alimentazione e dalla selezione (in base alle caratteristiche genetiche che danno le migliori performance)(R.Leotta, 2005).
E’ molto importante, quindi, conoscere bene il comportamento normale della specie che si studia, in modo tale da essere in grado di riconoscere poi un comportamento anomalo. Il personale che si occupa quotidianamente dei cavalli, dunque, deve aver ricevuto una formazione specifica, poiché è di fondamentale importanza che noti possibili manifestazioni di sofferenza (riduzione delle prestazioni, debolezza, nervosismo eccessivo, depressione..), di paura o apatia, manifestazioni che possono ridurre notevolmente le condizioni di benessere degli equidi.