L’allattamento del puledro

Durante i primi due giorni di vita del puledro, la giumenta produce un liquido, il colostro, che rappresenta il primo alimento indispensabile del nuovo nato che, oltre ad avere un enorme valore energetico, contiene gli anticorpi necessari a proteggerlo dall’attacco dei virus.

Il colostro è composto principalmente da lattosio quindi zuccheri, fornendo un valore energetico elevato, inoltre, rispetto al latte di mucca, è meno grasso e contiene una maggior quantità di acqua.

Una buona giumenta arriva a produrre fino a 15/18 litri di latte al giorno. Se dovesse risultare insufficiente per il puledro si possono somministrare alla madre dei prodotti che favoriscano la secrezione lattea seguiti da una particolare dieta ricca di erbe e verdure fresche. In alternativa si può far uso del latte di capra miscelato con il lattosio, rendendolo molto simile a quello di giumenta, oppure il latte ricostituito (artificiale). La somministrazione del latte artificiale richiede una certa esperienza e pazienza, questo perché il puledro è abituato a ricevere il latte materno, il problema non è solo in merito al sapore ma anche alla modalità di suzione; inoltre il puledro, di tanto in tanto, deve rialzare violentemente il muso, il che rappresenta un ulteriore problema.

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