Il muscolo scheletrico è formato da un insieme di cellule piuttosto lunghe, cilindriche e con estremità fusiformi, chiamate fibre muscolari. Se lo si taglia trasversalmente, si nota che queste fibre non sono isolate, ma raggruppate in fascicoli ed avvolte da tessuto connettivo.
Tra un fascicolo e l’altro decorrono fibre elastiche, nervi e vasi sanguigni, che si ramificano per distribuirsi alle varie cellule; la ricca vascolarizzazione determina la tipica colorazione del muscolo scheletrico (grazie alla miogloblina che circola nel sangue).
Le parti carnose (ventri muscolari) possiedono un colore rosso più o meno intenso; le parti tendinee hanno un colorito madreperlaceo. I muscoli sono riccamente vascolarizzati ed innervati, ed è caratteristico l’andamento dei vasi e dei nervi, sempre obliquo ed ondulato, per sopportare le continue modificazioni di lunghezza a cui ogni muscolo va incontro durante il funzionamento.
Le fibre muscolari sono le cellule più grandi dell’organismo, anche se le loro dimensioni sono alquanto variabili: da 10 a 100 µm per quanto riguarda il diametro e tra il millimetro ed i 20 centimetri per quanto concerne la lunghezza.
Il muscolo liscio è uno dei tre tipi di tessuto muscolare presenti nel corpo umano. La sua azione risulta essenziale al controllo dell’omeostasi, vale a dire di quel processo con cui l’organismo mantiene costanti le condizioni chimico-fisiche interne, anche al variare dei fattori ambientali esterni. Muscolo liscio è infatti sinonimo di muscolo involontario, cioè di un tessuto capace di contrarsi e rilassarsi senza la partecipazione intenzionale dell’attività cerebrale.
Anche se il suo reclutamento è sottratto al dominio della volontà, una parte del nostro sistema nervoso periferico chiamata sistema nervoso autonomo o vegetativo(orto e parasimpatico) è comunque in grado di controllarlo in modo efficace.