Il cavallo è un animale sociale, per questo è predisposto ad apprendere risposte adattative dai compagni. L’apprendimento osservazionale sembra non essere molto importante nella decisione definitiva del comportamento di un cavallo, ma può determinare la sua velocità di risposta. Tramite esso, infatti, vengono acquisite per esempio, le informazioni dell’ambiente (cosa mangiare, cosa è pericoloso…), semplicemente osservando i conspecifici: metodo, quindi, molto meno rischioso del procedere per tentativi.
“Talvolta con questo metodo vengono appresi anche comportamenti indesiderati, come il ticchio aerofagico e d’appoggio” (Cooper, 1998).
Recentemente è sviluppato un metodo detto “modellaggio per approssimazioni successive” (shaping), che consente di plasmare il comportamento del soggetto nel modo desiderato.
La differenza tra questo tipo di apprendimento graduale ed il condizionamento strumentale, è che nel modellaggio il cavallo può esprimere una serie variabile di risposte non predeterminate dallo sperimentatore e non legate al rinforzo da nessuna relazione preesistente.
L’unico intervento mediante il quale il comportamento dell’animale viene modificato è il rinforzo differenziale di una sola delle varie risposte casualmente emesse nella situazione sperimentale. Si otterrà, quindi, apprendimento dalle conseguenze del comportamento attraverso il rinforzo positivo prescelto dall’addestratore.
Ignorare la risposta non desiderata, per un animale sociale come il cavallo, equivale ad una punizione, intesa come rifiuto d’interazione gratificante.
Con questa tecnica il cavallo viene premiato per la risposta che somiglia a quella definitiva voluta dall’addestratore, cioè viene rinforzato ogni comportamento che più si avvicina a quello desiderato, fin quando questo non viene manifestato in modo corretto.
Le esperienze, anche non legate all’addestramento, prima o poi si riflettono sul comportamento. In genere, tante più situazioni ha sperimentato un soggetto, tanto minore è la sua reattività ed eccitabilità e maggiore è la sua capacità di affrontare in modo adeguato altre esperienze. Questo, quindi, è segno di una miglior capacità di adattamento a determinate situazioni.
Gli effetti di esperienze precoci non sembrerebbero necessariamente permanenti, infatti, possono essere modificati da esposizioni sufficienti in condizioni adeguate.