Il cavallo destinato ad attività di avviamento all’equitazione,con allievo disabile o normodotato, affronta un compito generalmente noioso e ripetitivo ed è quindi necessario che sia dotato di grande pazienza.
Deve essere calmo e docile e non avere reazioni impreviste se sottoposto a stimoli visivi od uditivi improvvisi.
Nel contempo deve essere sufficientemente agile,dinamico e dotato di spirito di adattamento per poter ovviare,quando possibile,alle difficoltà di chi lo cavalca.
Deve essere particolarmente tranquillo durante le operazioni di pulizia ed accettare di essere toccato in tutte le regioni del corpo, perché il diversamente abile che toeletta un cavallo spesso agisce in modo inadeguato, con movimenti inconsulti ed avvicinamenti imprudenti ed improvvisi che possono mettere l’animale in allerta.
Deve essere sereno, rilassato e non avere mai volontà di fuga nei trasferimenti dal box al campo di esercizio e viceversa.
In quanto il disabile che conduce a mano un cavallo lo potrebbe fare con disattenzione: è frequente che prenda strade sbagliate o, ancora peggio,abbandoni il cavallo lasciando cadere a terra le redini o la lunghina.