Il metodo di conservazione degli alimenti del cavallo può aiutare a prevenire una buona parte delle malattie nutrizionali.
L’impiego di fieni fasciati, ad esempio, raccolti in rotoballe e conservati in luoghi umidi può essere rischioso perché può portare al Clostridium botulinum, che può intossicare il cavallo. Un’errata conservazione alimentare, inoltre, può anche portare a disturbi all’olfatto e al gusto.
Tra gli agenti più contaminanti vi sono le muffe, sempre più frequenti.
L’osservanza delle norme igieniche di conservazione unite al ricorso al laboratorio di analisi per l’evidenziazione delle micotossine, concorrono a ridurre al minimo i rischi di una malattia.
Da tutto ciò emerge l’importanza che hanno la cura nella scelta degli alimenti e dei loro metodi di conservazione.
L’immagazzinamento degli alimenti in locali freschi, aerati e asciutti, l’adozione di programmi di derattizzazione e disinfezione, unitamente alla scelta degli alimenti in base alla loro qualità, e non in base al prezzo, sono le migliori forme di prevenzione applicabili.