Il governo “alla mano”, cioè con gli strumenti tradizionali – brusca e striglia – , è un’operazione particolarmente importante per il rapporto uomo-cavallo, che permette al primo di avere sempre sott’occhio lo stato di salute generale dell’animale, di conoscerlo sin nei più piccoli particolari, di cementare un rapporto di amicizia e fiducia conquistandosene la gratitudine. Infatti, il cavallo assocerà all’uomo la sensazione di benessere che gli deriva da queste pratiche e imparerà a fidarsi.
Soprattutto per i soggetti giovani le operazioni di cura quotidiana rappresentano il primo contatto con l’uomo; è bene quindi che esso venga iniziato quanto prima e che sia l’avvio di un rapporto basato non sulla soggezione ma sull’affetto e l’amicizia indispensabili a una collaborazione ricca di soddisfazioni.
Abituando il puledro alla manipolazione che se ne fa durante le operazioni di governo non creeranno problemi una volta occorrerà ferrarlo o mettergli la sella per la prima volta.
Un buon cavaliere si preoccuperà sempre innanzitutto del benessere della sua cavalcatura: la mattina prima dell’inizio del lavoro farà in modo che essa venga pulita a dovere, ben spazzolata e lucidata; al termine del lavoro, dopo il desellaggio, provvederà a lavare le estremità del cavallo con acqua corrente, da allontanare il sudore e i residui di polvere e di fango dal mantello. Bisogna tenere infatti presente che la quotidiana pulizia del mantello ne permette la forte traspirazione indispensabile al metabolismo dell’animale.