Il Cavallo Appenninico è stato importato negli anni ’60 dalla Svizzera e ha trovato immediata diffusione nell’areale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il cavallo, adattandosi negli anni al territorio, ha sviluppato ancor di più le peculiari doti di rusticità ed adattabilità, integrandosi nel tessuto ambientale e socio-economico. Questo cavallo è adatto al lavoro e alla sella.
Il mantello è baio e sauro nelle sue derivazioni. La testa è leggera e il collo è ben proporzionato, il garrese è alto, gli arti sono asciutti e i piedi sono larghi e solidi.
L’altezza al garrese varia dai 150 ai 160 cm per i maschi e dai 140 ai 150 cm per le femmine.
Il difetto che comporta l’esclusione dal registro anagrafico è l’altezza al garrese inferiore ai minimi.
L’Appenninico ha un temperamento docile e rustico, ma possiede anche un carattere frugale.