Le tare si dividono in tare dure e tare molli e sono generalmente legate a difetti di appiombo o a traumi e possono causare “zoppia”.
Le tare dure coinvolgono la struttura ossea e il periostio e in genere sono accompagnate da zoppia. In base alla sede anatomica dove si formano e acquisiscono nomi diversi. Abbiamo così le formelle, quasi esclusivamente sulla corona degli arti anteriori; le schinelle, lesioni periostali che si formano lateralmente tra lo stinco e i ditini. All’ altezza del garetto abbiamo lo spavenio osseo, che si forma sulla faccia interna, la giarda che interessa la parte esterna e infine la corba, tumefazione fibrosa sulla parte posteriore sotto il calcaneo. Le tare molli coinvolgono le strutture contenenti liquido sinoviale e capsule articolari e sono caratterizzate da aumento di volume di tale liquido. Sono borsiti la lupia, a livello del gomito, causata da un’errata posizione di decubito, quando il cavallo si corica “alla vaccina”, si può risolvere applicando una “ciambella” all’altezza del pastorale per evitare che il ferro o lo zoccolo poggino sul gomito.
Il cappelletto rovesciato o igroma precarpico è una tara molle sul falso ginocchio o ginocchio zoognostico. Il cappelletto invece riguarda la punta del garretto, ecc… Sono idrarti le mollette articolari che coinvolgono la sinovia articolare del nodello e il vescicone o spavenio acquoso, a livello del garretto. Gli idrarti possono essere associati a zoppia.
TRATTO DAL MANUALE “L’EQUITAZIONE E I SUOI SEGRETI” DI PIERO ACQUARO