Le stinchiere sono impiegate per prevenire le lesioni sulla faccia mediale dello stinco o del nodello quando il cavallo si attinge ovvero quando l’arto in appoggio è colpito dall’arto controlaterale in movimento si dice che il cavallo “si attinge”.
Le lesioni che ne derivano sono generalmente localizzate al nodello o nella parte inferiore dello stinco (metacarpo/metatarso) ma durante il lavoro veloce possono verificarsi anche a livelli più alti. Le stinchiere sono costituite da una scatola di panno, di kiersey, di feltro o di cuoio che può essere tappezzata con feltro, gomma o materiale sintetico. Oggi le stinchiere possono essere di materiale plastico per la loro resistenza e facilità di manutenzione. Dopo l’utilizzo tutte le stinchiere devono essere pulite.
Esistono differenti tipi di stinchiere. Le più comuni hanno la parte esterna formata da plastica dura e resistente, rivestita internamente da gommapiuma che sporge sul bordo superiore per evitare irritazioni della pelle. Questi hanno forma rettangolare con un’espansione arrotondata sul margine inferiore per proteggere il lato interno del nodello. L’imbottitura può essere rinforzata sulla faccia mediale dell’arto aggiungendo una calotta imbottita o aumentando lo spessore del rivestimento interno.
Le stinchiere tradizionali per gli arti anteriori dotate di tre o quattro cinturini con fibbie provviste di attacchi elastici; mentre per i posteriori possono avere più cinturini. I modelli più recenti mostrano una o più allacciature in velcro, talvolta completate da cinturini elasticizzati, oppure sono provvisti di cinturini con fibbie a pressione per una chiusura rapida.
Le stinchiere con il riparo posteriore proteggono anche la parte posteriore del nodello dai traumi provocati dal contatto con il terreno o dallo zoccolo posteriore in fase di avanzamento. Le stinchiere per i posteriori forniscono protezione al di sopra del nodello.