La legislazione italiana si è occupata di Pet-Therapy con l’accordo tra Stato e Regioni disciplinato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003.
Per poter meglio delineare i programmi di applicazione della terapia, la Pet-Terapy è stata ridefinita con il termine Attività e Terapie Assistite con gli animali.
Le Attività Assistite con Animali (A.A.A.) non hanno alcuna pretesa terapeutica, riabilitativa o pedagogica, ma hanno finalità ludiche e ricreative. Poiché l’aspetto principale è “far divertire”, non è richiesta alcuna figura dell’area medica o paramedica e i programmi sono realizzati da personale formato, in cui vengono coinvolti animali che rispondono a determinati requisiti attitudinali e di capacità.
La Terapia Assistita con gli animali (T.A.A.) si differenzia dalle AAA perché i programmi svolgono anche con equipe medico-specialistico.
L’Educazione Assistita con Animali (E.A.A.) si concentra sul miglioramento dello stato di salute delle persone e sulle loro capacità di interazione in un percorso educativo.
In tutte le Attività e Terapie Assistite con gli animali si ritiene che l’animale deve mantenere intatte le sue caratteristiche e la sua soggettività al fine di poter contribuire all’instaurarsi, nel paziente, un processo di cambiamento. Si basano, quindi, sul rapporto uomo-animale e, quest’ultimo, viene considerato come soggetto attivo e partecipe della relazione.
Nel grande mondo dell’equitazione, la riabilitazione equestre ne è un esempio e la Federazione Internazionale di Equitazione per Disabili ha identificato tre settori: Ippoterapia, Rieducazione equestre e volteggio ed Equitazione sportiva per disabili.
L’Ippoterapia è una pratica basata sull’uso del cavallo come strumento terapeutico senza prevedere l’intervento attivo del soggetto. Ha un target più riabilitativo che rivolto all’insegnamento delle tecniche equestri e si applica prevalentemente a persone con patologie neurologiche e psichiche medio-gravi.
La Rieducazione equestre e volteggio prevede l’intervento attivo del disabile nell’attività a cavallo, ne prevede infatti l’acquisizione di alcune tecniche equestri ed è particolarmente indicato per problematiche cognitivo-comportamentale.
L’Equitazione sportiva per disabili si tratta di un’attività sportiva vera e propria che prevede la partecipazione a manifestazioni agonistiche, competitive o dimostrative.
L’equitazione ricreativa per disabili è un nuovo settore che si discosta dagli altri per scopi e finalità. La necessità di creare questo settore è nata a seguito delle più frequenti richieste da parte di disabili, delle loro famiglie, dei centri e delle scuole che li ospitano, di poter conoscere il mondo del cavallo senza nessuna pretesa terapeutica, né tanto meno con ambizione sportiva, ma semplicemente … per divertirsi!