In questi mesi estivi, molti sono gli insetti che infastidiscono i nostri amici cavalli, ma uno dei più fastidiosi è sicuramente la “mosca delle stalle o mosca pungitrice”.
Questo speciale insetto, spesso confuso con le mosche comuni, presenta una macchia chiara in mezzo al torace e delle bande longitudinali, ed un apparato buccale affilato a baionetta. Il ciclo vitale di un esemplare adulto dura 3-4 settimane e le larve si sviluppano nella materia organica putrescente (es. erba tagliata ai bordi dei fienili). Sia i maschi sia le femmine sono ematofagi ed i cavalli sono i loro ospiti “preferiti”. Si posano sugli arti e sull’addome o sulle orecchie ed infliggono morsi dolorosi, attraversando la cute e facendola sanguinare e provocando, inevitabilmente, stress all’animale.
E’ possibile un’infezione secondaria da parte di batteri o parassiti.
Oltre ad una buona sanificazione è possibile utilizzare degli insetticidi per cercare di contrastare la loro presenza. Solitamente, però, i prodotti da utilizzare direttamente sui cavalli non sono molto efficaci contro questo tipo di mosche, perché esse si nutrono soltanto una o due volte al giorno per un breve periodo, riducendo così al minimo l’esposizione ai prodotti applicato sul mantello dell’animale.
Nei casi più gravi, qualora le punture si siano infettate o infiammate, può essere consigliato sottoporre il cavallo a degli esami del sangue per controllare eventuali malattie che possono essere trasmesse da questo insetto.