Gli allevamenti di cavalli sportivi, di solito, attorno ai 5-7 mesi di età separano il puledro dalla madre. Lo svezzamento deve però tener conto delle capacità individuali del puledro, dello sviluppo psicologico e l’attitudine ad una alimentazione priva di latte.
Se un puledro è gracile lo svezzamento sarà posticipato. Dal periodo dello svezzamento a dopo l’anno di vita ci troviamo di fronte ad un periodo critico della vita del puledro che rappresenta la transizione dalla dipendenza all’indipendenza e, normalmente, si estende dall’estate fino alla successiva primavera. Il tessuto muscolare, rispetto alle altre componenti, declina nella crescita.
Si può valutare la corretta gestione alimentare dei puledri e la loro intensità di crescere esprimendo in percentuale l’incremento di peso mensile che mediamente potrebbe risultare tra il 5 e il 6 %. In questa fase è essenziale un corretto apporto di energia e di vitamine in particolare calcio, fosforo, vitamina D, ma anche altri elementi plastici come il rame e lo zinco, implicati nel metabolismo osseo che devono essere forniti adeguatamente per permettere la formazione e il mantenimento di un corretto apparato scheletrico. Tutti i cambiamenti quantitativi e/o qualitativi del regime alimentare necessitano di un periodo di transizione progressiva.
La qualità proteica e la corretta proporzione fra i vari aminoacidi è una delle proprietà principali. Ricerche in Florida hanno dimostrato che la treonina, oltre alla lisina e alla metionina è probabilmente da considerare essenziale per la crescita dei giovani puledri favorendo un incremento della sintesi proteica con un aumento della massa muscolare.