L’organismo del cavallo è estremamente efficiente sia in natura, sia quando è l’uomo a richiedere prestazioni atletiche di alto livello. La chiave dell’enorme forza vitale sta nella grande capacità aerobica, soprattutto nel suo sistema respiratorio. Già un cavallo di livello medio può accrescere la sua efficienza respiratoria, durante il lavoro, di 35 volte. Il cavallo ha il vantaggio di disporre di polmoni, di un apparato cardiovascolare, di un metabolismo muscolare e di combinazioni biomeccaniche estremamente efficienti. Durante lo sforzo massimo un cavallo potrebbe inspirare fino a 2000 litri d’aria al minuto. Il cavallo è l’unico, tra i mammiferi corridori, che riesce a sincronizzare, al galoppo, gli atti respiratori con la meccanica dell’andatura; durante il terzo tempo del galoppo, infatti, la massa viscerale preme contro il diaframma sia per una questione di posizione che per una decelerazione, provocando un’espirazione “automatica”. Il contrario avviene durante il primo tempo, quando le viscere trascinano indietro il diaframma provocando un’ispirazione passiva. Estremamente differente è disporre di grandi quantità di ossigeno e poterle utilizzare: infatti questo sistema di trasporto è incredibilmente efficiente. I muscoli di un cavallo in lavoro necessitano dalle 70 alle 100 volte in più di ossigeno rispetto a quando è a riposo. Il cuore incrementa fino a 10 volte la sua efficienza.