Uno degli elementi fondamentali nell’attività con disabili è certamente il contatto fisico tra operatore e allievo che conferisce sicurezza, indirizza l’attività e favorisce il rapporto interpersonale. In generale, è comunque opportuno ricordare che il contatto fisico deve avvenire in modo deciso, con la mano ben aperta per non essere mai confuso con un tocco che possa creare imbarazzi o fraintendimenti. Occorre inoltre cercare di stimolare sempre il movimentoattivo perchè le mani dell’operatore devono servire da guida: non tirare o spingere con forza, ma indicare riferimenti, scopi e direzione per facilitare la produzione di un movimento spontaneo da parte dell’allievo. Ulteriore accorgimento è quello di non dare un appoggio continuo, ma operare con stimoli intermittenti al fine di ottenere risposte motorie attive.
Per quanto riguarda la testa: evitare di premere sulla nuca per non stimolare eccessivamente riflessi labirintici e tonici del collo e chiedere di abbassare il mento in direzione dello sterno.
Per il cingolo scapolare: cercare sempre extrarotazione e apertura delle spalle e fare esercizi di stretching in extrarotazione con le mani sulle spalle.
Cingolo pelvico: mantenere il bacino il più possibile sopra il baricentro del cavallo, cercando di favorire la posizione intermedia tra antero e retro versione del bacino stesso. A tal fine è opportune l’utilizzo di cuscini, sottosella, selle adeguate, ecc.
Tronco: stimolare il raddrizzamento mantenendo le curve fisiologiche della colonna vertebrale, è possibile agire con leggeri tocchi nella zona lombare.
Arti superiori: ridurre o inibire lo schema patologico stimolando l’utilizzo funzionale delle braccia e delle spalle, indirizzare la mano verso la maniglia agendo sull’avambraccio e cercare di ottenere la corretta postura lavorando sul polso senza comprimere il dorso della mano al fine di evitarne l’apertura.
Infine, l’ultimo consiglio riguarda le arti inferiori: occorre cercare di mantenere sempre la triplice flessione (bacino/ginocchio/tallone) propedeutica e preparatoria all’azione del portare peso, indispensabile per l’esecuzione del trotto.