Un buon programma d’allenamento è il “Lavoro Lungo e Lento” definito dagli inglesi come “Long Slow Distance”, ovviamente è preceduto da un lavoro breve e lento che diventa gradualmente lavoro lungo con le successive sessioni di condizionamento. Questo tipo di lavoro consente di far adattare non solo il sistema cardiovascolare e muscolare, ma anche strutturale, in tal modo le ossa si adegueranno agli stress e la matrice ossea si irrobustirà e diventerà più dura per sostenere carichi di stress sempre più elevati. Nel frattempo i tendini e i legamenti si flettono, chilometro dopo chilometro, sviluppando collagene maturo e resistente e le cartilagini si inspessiscono. Un cavallo da endurance in un anno potrà anche fare tante gare, ma l’obiettivo non è di vincerle tutte, ma di utilizzarle come parte integrante di un allenamento, adottando una corretta tattica di gara, per raggiungere un obiettivo finale. È più facile e meno rischioso mantenere un cavallo in forma tra una gara e l’altra che riprendere il cavallo dall’inizio dopo lunghi periodi di inattività dove bisogna stare molto più cauti e riniziare da zero.
Dopo 2-3 mesi di Lavoro Lungo e Lento si potrà iniziare a lavorare sull’aumentare la soglia aerobica, adottando altre tecniche di allenamento: fartlek, interval training.