Il trotto è un’andatura saltata e simmetrica a due tempi per bipedi diagonali, intervallati da un istante di sospensione. Rispetto al cavaliere ci sono tre tipi di trotto: trotto seduto o di scuola, il trotto sollevato o leggero e il trotto sull’inforcatura o in sospensione.
Il cavaliere per ottenere la transazione dal passo al trotto dovrà effettuare una pressione costante con entrambe le gambe e avere il busto leggermente clinato in avanti nel trotto seduto.
La velocità media è di circa 200 mt. Al minuto e di 12-15 km/h e si distinguono in riunito, di lavoro, medio, allungato.
Nel trotto riunito il cavallo si porta in avanti con l’incollatura rilevata e arrotondata, i garretti decisamente impegnati, mantengono l’energia dell’impulso, permettendo cosi alle spalle di spostarsi con facilità in tutte le direzioni.
Il trotto medio è un’andatura intermedia che sta tra il trotto di lavoro e quello allungato. Il cavallo si porta in avanti con franchezza, allunga moderatamente le sue falcate con un deciso impulso che viene dal posteriore. Le falcate devono essere più regolari possibili e il movimento nel suo insieme equilibrato e disinvolto.
Nel trotto allungato il cavallo copre il maggior terreno possibile conservando la stessa cadenza, allunga al massimo le falcate, grazie ad un grandissimo impulso del posteriore. Il movimento di anteriori e di posteriori deve essere similare nel movimento dell’estensione invanti.
TRATTO DAL LIBRO DI PIERO ACQUARO L’EQUITAZIONE E I SUOI SEGRETI