Regolamento di Cavalleria 1883!!!

In maneggio il cavallo viene messo in equilibrio, piazzamento e flessione e reso attento ed ubbidiente al cavaliere, affinché nel terreno lo si possa lasciare andare libero senza che diventi inaffidabile. Solo occasionalmente, e se necessario, viene richiamato agli aiuti. Chi esagera questo indispensabile lavoro e ne fa un fine a sé stesso, può invero ottenere un cavallo che incanta l’occhio per la correttezza e bellezza del suo portamento e per l’ imulrich-3a8e0fc4pulso delle sue andature. Ma nel terreno questo cavallo sarà impacciato e quindi inaffidabile. Esso ha perso la capacità di fare da se’. E’ diventato stupido. Molti cavalieri “provetti” ritengono di conseguire l’ acme dell’ arte equestre trasformando il cavallo in una macchina che va a cozzare contro l’ albero, se il conducente non sterza per tempo. Grazie al lavoro in maneggio il cavallo viene messo in equilibrio, affinché fuori lo si possa lasciare fiduciosamente andar libero. Molti invece credono di dovere continuare anche fuori a lavorare il cavallo mantenendolo costantemente in piazzamento e flessione. A parte il fatto che molti cavalli vengono in tal modo rovinati e resi nervosi, questi cavalli, tenuti costantemente inquadrati tra gamba e redine, di solito approfittano di ogni imprevisto per tentare di liberarsi da questa eterna dolorosa costrizione.

 

Gen. Ulrich Wille 1848 – 1925
Waffenchef Kav 1883

Traduzione Roberto Haab

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