Assodato che l’uomo ha, suo malgrado sconvolto parzialmente il sistema nutrizionale del cavallo, passiamo ad elencare alcune norme che sarà bene osservare per non aggravare la situazione.
Compatibilmente con il luogo di residenza e con le esigenze del lavoro, del personale proprie, il cavallo dovrebbe mangiare poco e spesso.
Dovrebbe avere sempre a disposizione acqua pulita da bere e anche un po’ di foraggio non dovrebbe mai mancare, in modo da permettere al suo apparato digerente di essere sempre in movimento come in natura, e fargli passare un po’di tempo.
Si dovrebbe adeguare la quantità e le qualità di cibo al lavoro svolto, in che significa che i cavalli non mangiano tutti allo stesso modo, un agonista infatti avrà una dieta completamente diversa da un cavallo anziano o da una fattrice in gestazione.
Bisogna cercare, nei limiti del possibile di stabilire abitudini ed orari che dovranno essere poi mantenuti nel tempo, perché il cavallo risente dei cambiamenti.
Non bisognerebbe sottoporre mai a un lavoro pesante un cavallo con lo stomaco pieno, ciò che è destinato all’alimentazione equina deve sempre essere pulito e attentamente controllato da chi ha il compito di provvedere alla distribuzione delle razioni.