Motivazione affiliativa, realtà o leggenda?

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Esiste veramente la motivazione affiliativa nei cavalli, ma segue regole equine e non umane. Non è facile capirlo, le categorie mentali dei cavalli sono diverse dalle nostre, hanno decisamente meno sovrastrutture e puntano all’essenzialità estrema.
Il nostro cavallo in libertà “fuori” non ha particolare desiderio di allontanarsi da noi perché se c’é un rapporto di fiducia (reale) cerca in noi la sua sicurezza, ma se percepisce in noi dubbi, indecisioni, mancanza di determinazione, è possibilissimo che decida di dis-associarsi per cercarsi la sua sicurezza da solo.
Per il cavallo la presenza del leader è indispensabile: se colui che dovrebbe essere il leader per le ragioni più disparate non sta facendo il suo lavoro, il cavallo ne assume istintivamente il ruolo.
Non esistono rendite di posizione nel mondo equino, non esistono monarchie ereditarie: il leader è un lavoro che va fatto da chi istintivamente è più portato a farlo. Chi è debole anche solo per un istante, è fuori. fine della motivazione affiliativa.
Ringrazio Carlotta Caminiti veterinaria e autrice di alcuni illuminanti ebook che mette a disposizione gratuitamente: http://www.lecicogne.com

di Thomas Abbondi

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