XXIV marcia della transumanza, storia delle origini del nostro territorio

02092016-a8900ab5Domenica mattina, sette agosto, il parco granarolo nel quartiere delle Falasche si è riempito di cavalli e persone anziane accompagnate dai loro figli e nipoti e da tanti curiosi per assistere alla partenza della rievocazione storica della transumanza,  i cavalieri in cinque giorni hanno ripercorso il vecchio  tratturo della transumanza fino a giungere a Jenne il tredici agosto. Questa iniziativa unica nel suo genere nel Lazio vuole portare a conoscenza delle nuove generazioni le origini del popolo che vive nel nostro territorio, 2500 anni di storia e tradizioni lungo questa autostrada del bestiame che dai monti Simbruini arrivava al Mar Tirreno, l’antico tratturo percorso dai pastori che con i loro armenti andavano alla ricerca di pascoli più verdi e di una temperatura più mite, perche il bestiame allora allevato allo stato brado aveva bisogno di ampi spazi e quando nella maremma l’inizio dell’estate e la mancanza di piogge non permetteva più di alimentare il bestiame si tornava sui monti nei paesi di origine trovando erba rigogliosa ed un clima più fresco e mite. Nel periodo dello stato della chiesa (1230-1870) il maggior introito per le casse dello stato era dovuto al forte allevamento che c’era ed un terzo dei proventi ricavati dal pagamento dei tributi sul bestiame proveniva dai monti Simbruini, questo ci può far capire la quantità di bestiame che veniva allevato nel nostro territorio ci dice la Sig.na Elisa Volpi titolare dell’A.S.D. club equestre” Feudo Luna Nera”, organizzatrice dell’evento insieme all’associazione L.U.P.A. e la Proloco di Jenne. Dopo la cerimonia di partenza presieduta dal Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti , i cavalieri si sono avviati per le campagne di Anzio e Nettuno fino a raggiungere il centro equestre Feudo Luna Nera della  famiglia Volpi, storici transumanti, situata al lato del vecchio lago dell’Intossicata lungo il tratturo che univa Nettuno con Cisterna, dove i cavalieri hanno consumato un pranzo tipico jennese e sostato per due giorni. Durante le due  giornate grazie alla famiglia Spaliviero sono state riportate in vita lavorazioni agricole con mezzi d’epoca coinvolgendo anche turisti. Il dieci agosto si inizia il vero cammino dei cavalieri, dopo avere sellato i trenta cavalli e lasciato i saluti di rito si sono avviati su un antico sterrato della vecchia tenuta di Conca (oggi B.go Montello)e sono giunti alla casa del martirio di Santa Maria Gorett,i dove in questo anno giubilare della Misericordia è stata istituita la Porta Santa per la Provincia di Latina, dando la possibilità ai cavalieri di attraversarla, nel pomeriggio hanno raggiunto Cisterna di Latina, patria dei Butteri e pernottare nel centro di Filetto, area attrezzata gestita dall’Associazione cavalcanti Cisternesi. Il mattino dell’undici i cavalieri dopo aver fatto colazione si avviano ad attraversare le immense tenute di Torrecchia Nuova e Torrecchia Vecchia, luoghi di straordinaria bellezza dove si torna indietro nel tempo,i proprietari con orgoglio continuano ad allevare le mucche Maremmane.  All’ora di pranzo si arriva al lago di Giulianello e dopo una sosta ristoratrice si riparte alla volta di Artena, dopo aver sistemato i cavalli si cena nell’aia di un casale risalente al 1300 e al suono delle fisarmoniche fino a tarda notte. Il mattino successivo si parte all’alba e attraversando scenari agricoli di incomparabili colori si giunge al centro di Paliano, il Sindaco fa gli onori di casa e offre un ricco buffet ai cavalieri, si prosegue per la Forma del  Serrone e a sera si giunge ad Altipiani di Arcinazzo per passare la notte alla luce della luna.  Durante questi giorni di transumanza i cavalieri supportati da mezzi con tutto l’occorente hanno vissuto a contatto con la natura dormendo in tenda e consumando i pasti seduti sulle balle di fieno, lavandosi ai fontanili accompagnati dai suoni naturali. Il giorno tredici di buon mattino i cavalieri si sono avviati su sentieri montani , consapevoli che la transumanza sta volgendo al termine e questo fa uno stato d’animo felice e triste nello stesso tempo, percorrono  le antiche strade mulattiere fino a raggiungere il fiume Aniene,consumare il pranzo  e prepararsi alla tappa finale accompagnati dal rumore dell’acqua che scorre tra i sassi. Poi si parte, Jenne è un tripudio di gente che aspetta l’arrivo dei cavalieri, la commozione è tanta nel vedere arrivare la carovana, guidata dal reparto a cavallo del Corpo Forestale dello Stato dell’U.T.B. di Fogliano a seguire le amazzoni Elisa Volpi, Bruna Massarelli e Ilaria Adamo e i cavalieri Giovanni  Pacchiarotti, Luigi Pacchiarotti e Sante Lauri,soci del l’A.S.D. club equestre “Feudo Luna Nera”,e  portabandiera del Comune di Jenne. Il  percorso all’ interno del paese si snoda tra i caratteristici vicoli ornati di fiori e di bandiere per  l’ occasione fino a giungere nella piazza principale dove ad aspettarli ci sono le autorità locali e tantissima gente,i cavalieri si schierano intorno alla piazza e ricevono la benedizione del parroco Don Gaetano Saccà, lasciando a tutti un arrivederci alla prossima transumanza 2017.

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