Quando un animale si ferisce, la rimarginazione avviene grazie alla formazione di strati di tessuto che rimpiazzano il tessuto asportato. Il cavallo produce una quantità maggiore di tessuto rispetto ad altri animali, per questo motivo vengono a formarsi dei calli sulle ferite. Per evitare questo inconveniente bisogna ricorrere alle fasciature. Esistono tre tipi di fasciature: fasciatura da riposo, fasciatura di una ferita, fasciatura semirigida.
La fasciatura da riposo è preventiva e viene fatta applicando una benda di lana ai cavalli che soffrono di lievi risentimenti ai tendini o alle articolazioni dopo essersi sforzati. La corretta esecuzione per una fasciatura da riposo è la seguente: applicare sulla parte interessata una pomata antinfiammatoria e si inizia la bendatura dall’alto e si scende stando attenti a sormontare con un giro la metà dell’altezza del giro precedente e si prosegue oltre la parte che si sta fasciando, risalendo fino al punto di partenza. Bisogna fare attenzione a non stringere troppo la benda.
La fasciatura di una ferita viene eseguita dopo che questa è stata pulita e disinfettata con un tampone di garza sterile. Il tampone deve essere trattenuto con una garza orlata che viene fissata con un cerotto. La parte lesa viene riparata applicando la cotonina, facendo attenzione a non sporcarla, protetta da una fascia da scuderia.
La fasciatura semirigida viene fatta nel caso di traumi tendinei o articolari. Bisogna applicare uno strato protettivo di cotonina fissato con una benda elastica. La fasciatura deve iniziare un paio di centimetri sotto il bordo del cotone in modo da non essere in contatto con la pelle. Il resto della procedura è identico a quella descritta nella fasciatura da riposo, avendo però cura di esercitare una trazione costante della benda quando la si avvolge.