Il Virus West Nile (WNS) è una malattia infettiva.
Il primo caso in Italia di “West Nile” è stato nel 1998 in Toscana su ben 14 cavalli, sei dei quali sono morti. L’ epidemia non ha colpito l’ uomo, però nelle persone vicino a quei cavalli si è riscontrato una positività anticorpale.
I casi di morte per l’ uomo sono dell’ 1%, ma si elevano al 20% – 57% nei cavalli.
La trasmissione del virus avviene tramite insetti ematofagi (zanzare) e la sua diffusione del mondo è legata al fatto che spesso gli uccelli selvatici sono ospiti del suddetto virus, successivamente diffuso nei mammiferi tramite punture
d’ insetto. La trasmissione si ha solo se una zanzara succhia il sangue di un uccello infetto e poi punge un cavallo. In Italia è obbligatorio denunciare la contrazione del virus alle autorità locali.
Negli esseri umani spesso non ci sono sintomi, a volte si possono segnalare, per circa una settimana, cefalee, eruzioni cutanee, ingrossamento e dolorabilità dei linfonodi.
Nei cavalli, a differenza che nell’ uomo, i casi di encefalite sono più frequenti e si presentano con atassia locomotoria (mancanza di coordinazione nel movimento), debolezza e paralisi. In questi casi con un decorso di circa 7 gg. Potrebbe anche sopraggiungere la morte.